Osservatorio Màntica 2014 / Stele di rosetta* La leggibilità dell’opera d’arte

direzione artistica Chiara Guidi
VII Edizione
Cesena - Teatro Comandini
4-10 dicembre 2014
Màntica, il festival di ricerca teatrale e musicale giunto alla sua 7° edizione, contraddice immediatamente l’automatismo seriale delle edizioni che si susseguono e annulla la parola “festival”. Orienta le sue giornate dal punto di vista della platea, e con una linea d’azione: creare un luogo dove l’opera diventi leggibile, al di là delle apparenze dei sensi e al di qua di una spiegazione completa e esaustiva.
Il segno più marcato di questa impostazione è la centralità assegnata ai “curatori”, coloro che pensano ed estrinsecano il loro rapporto con l’opera d’arte. Lucia Amara, teorica del teatro; Giovanni Leghissa, filosofo ed epistemologo, Sonia Massai, studiosa di letteratura inglese, ed esperta di teatro shakespeariano, Simone Menegoi, critico e curatore d’arte; Sandro Pascucci, filosofo di estetica della musica; Enrico Pitozzi, teorico della corporeità e del movimento, saranno i protagonisti di Màntica.
I curatori manifestano l’interiore e personale ricezione dell’opera d’arte, attraverso la formulazione di domande ben poste. La specificità del loro lavoro consiste nel fronteggiare l’opera d’arte attraverso un linguaggio attento e vagliato, e non già quella di mediare la sua complessità. I curatori mettono in luce la duplice necessità di leggere profondamente le opere d’arte e di prolungare la loro sfaccettata sostanza.
Questi “discorsi sull’arte” saranno “detti” davanti al pubblico e anche davanti agli artisti in forma apertamente dialogica. Gli spettatori e gli artisti che vogliano entrare nella discussione della lettura dell’opera, avranno modo di porre questioni e idee.
Un’altra tesi essenziale di questa versione di Màntica è quella di mettere gli artisti nella condizione di compiere un tratto del loro lavoro apertamente. Come un terrarium sarà possibile osservare il loro lavoro, oppure partecipare a brevi esercitazioni da loro proposte, e questo con il duplice scopo di penetrare nella complessità della loro visione del mondo e di praticare direttamente una forma della conoscenza data da una tecnica.
Con questo Mantica, Chiara Guidi vuole gettare le basi per un Osservatorio sperimentale sulle forme dell’arte e alla sua ricezione: una ricerca che si compie in nome dell’interpretazione, con integra l’opera con la sua lettura.
* quando Jean François Champollion finì di decifrare faticosamente i geroglifici egiziani sulla stele di Rosetta, Friedrich Schlegel disse che questa scoperta avrebbe immiserito l’arte combinatoria della fantasia.
Màntica è realizzato da Societas con il sostegno di Comune di Cesena-Assessorato ai Servizi e alle Istituzioni Culturali / Regione Emilia Romagna e la collaborazione di Teatro Bonci-Emilia Romagna Teatro Fondazione, Conservatorio Bruno Maderna di Cesena, Coop Adriatica, nell’ambito di: Ravenna 2019 Prove Tecniche / Cesena Ravenna 2019
Media partner: Radio Città del capo
Si ringraziano: [Non]Museo-Centro di arte e cultura contemporanea dall’infanzia / Santarcangelo-Festival Internazionale del Teatro in Piazza / B&B Armonie e B&B La Corte
Màntica 2014
Direzione artistica: Chiara Guidi
Organizzazione: Valentina Bertolino, Cosetta Nicolini
Direzione tecnica: Luciano Trebbi
Amministrazione: Simona Barducci, Elisa Bruno, Michela Medri
Consulenza amministrativa: Massimiliano Coli
Collaborazione organizzativa: Elisa Enti, Ana Shametaj
Collaborazione organizzativa: Francesca Di Serio, Luigi Piotti, Francesco Zanuccoli