Laboratorio ‘Esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia di Dante’

Da alcuni anni ci guida un’idea: cercare i timbri e i toni delle nostre voci per comporre un unico suono. Per questo facciamo esercizio. Francesco suona il violoncello, io la mia voce e, dovendo poi scegliere un testo da recitare, abbiamo preso quello più rappresentativo della storia della letteratura italiana, la Divina Commedia. Suonando entriamo nelle cantiche, scegliamo alcuni canti e, sulla bellezza delle parole, cerchiamo di accordarci. Abbiamo cominciato con l’Inferno e abbiamo realizzato nel tempo undici canti. È nostro desiderio leggere tutto il testo dantesco, per cui ci serviranno tempo e ripetizione. Esercizio.

Entrando nel Purgatorio la nostra ricerca ha trovato un nuovo metodo rispetto a quello portato avanti sull’Inferno. Se, nella prima cantica, la voce sola con il suo tormento dà corpo alle anime dei dannati, qui, per masticare le parole della seconda cantica, abbiamo sentito bisogno di un coro poetico che con la sua presenza faccia da sfondo all’emergere di quelle voci inclini all’intima confessione.

Vogliamo cercare questo “coro” in diversi contesti, all’interno di una scuola, un centro sociale, un ospedale, un ufficio, un ricovero per anziani, un asilo per rifugiati, una fabbrica… coinvolgendo nel nostro esercizio tutti coloro che lo vorranno.

 

Nel maggio 2018 abbiamo realizzato il V canto del Purgatorio nella casa circondariale di Sant’Anna di Modena, con un “coro” poetico formato da alcuni detenuti. Nel gennaio 2019 a Cesena abbiamo cercato questo coro all’interno di una scuola.

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