Verso la Specie

Ballo della Compagnia Mòra

Coreografia: Claudia Castellucci

Musica: Stefano Bartolini

Danzatori: Sissj Bassani, Guillermo de Cabanyes, Silvia Ciancimino,
René Ramos, Francesca Siracusa, Pier Paolo Zimmermann

Tecnica: Francesca Di Serio
Direzione alla Produzione: Benedetta Briglia
Organizzazione: Valeria Farima
Amministrazione: Michela Medri, Elisa Bruno, Simona Barducci
Produzione: Societas, Cesena

foto Francesco Raffaelli
Valerio Panella

Il titolo contiene un programma coreografico: ‘Verso la Specie!’, ovvero risalire all’impulso primitivo della danza, osservando e riformando il ritmo che si manifesta nella natura animale, vegetale, minerale e nell’industria umana. Risalire all’origine della danza umana per rivivere quell’impeto che spinge a riformare il tempo, a liberarlo dalla strettoia della cronologia. Il proposito che informa Verso la Specie guarda a due direzioni: una abbraccia la poesia, l’arte che per prima condivise con la danza e con la musica la necessità di andare contro il tempo e la sua fatalità, attingendo alla metrica della lirica greca arcaica, con l’adozione di alcuni suoi piedi (Giambo, Spondeo, Dattilo, Peone, Epitrito); la seconda direzione vede negli animali un ritmo automatico della deambulazione, che pure pone la questione della grazia, e che prende a modello il movimento dei cavalli.

In entrambi i casi, questa danza rivela la presenza individuale di ogni interprete soltanto grazie al movimento corale; e la musica, composta e cresciuta assieme al movimento danzante, passo dopo passo, ne è l’origine propulsiva. Il tenore dell’intensità degli interpreti dovrebbe mantenersi intatto lungo tutta la durata della danza, che tratta l’accadere reale del movimento, e non soltanto la sua forma.

 

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