Il potere analfabetico della fantasia

corso di aggiornamento di Chiara Guidi
per insegnanti di ogni ordine e grado

I bambini, quando ancora non sanno leggere, guardano i libri e, per sapere quale storia è racchiusa tra le pagine, cercano le figure. Lì, di fronte a esse, il più delle volte riescono a comprendere la storia, al punto che quando imparano a leggere, la sua rilettura non fornisce altri vantaggi. Nello sguardo dei bambini che desiderano conoscere, c’è un modo di guardare le cose che indica un altro andamento del pensiero, che investe la verità immediata dell’essere prima del sapere. Attraverso le figure, che non parlano, i bambini entrano in un luogo dove non è necessario capire tutto, perché tutto è messo in gioco e aperte sono le possibilità. Nello spazio dell’immagine i bambini scoprono una storia, non con gli elementi di una trama già data, ma con la proporzione delle forme, dei colori, degli sguardi, delle ombre, che la fantasia raccoglie per poi affidarla alla voce del racconto. E mi domando: quando i bambini impareranno a leggere, dove finirà il potere analfabetico della fantasia?

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