Il potere analogico della bellezza

corso di aggiornamento di per insegnanti di ogni ordine e grado
diretto da Chiara Guidi e Fabrizio Ottaviucci


A volte tra la domanda e la risposta vi è uno spazio così contratto che il pensiero deve diventare veloce come un cavallo al galoppo. Il ragionamento da ponderato si fa istantaneo e, come diceva Galileo, il discorrere diventa una corsa. La corsa veloce del cavallo, appunto, dove nella rapidità, nell’agilità del ragionamento, nell’economia degli argomenti, nella fantasia, c’è qualcosa di speciale: la sveltezza che scardina ogni schema di riferimento abituale e tradizionale, e crea nuovi spazi di pensiero. Come dunque trovare in noi questa capacità di creare risposte veloci come se fossero guidate da un’apparente lentezza? Come intuire in poco tempo una nuova proporzione, “analoghìa”, che mentre nasce spontanea costruisce il pensiero e permette di scoprire suoni, voci e visioni interiori? Sappiamo ancora immaginare e superare la semplice descrizione di ciò che gli occhi vedono? Di ciò che sentiamo? Con queste domande il Corso interroga l’immaginazione attraverso esercizi e questioni pratiche che il teatro e la musica ispirano. Per esempio: quale storia è nascosta in un suono o in un rumore? Oppure, al contrario, come nascondere una storia in un suono o in un rumore? Quale sinfonia si ode nell’orchestrazione di più voci? Oppure, al contrario, come le singole voci possono diventare famiglie strumentali che la composizione fa diventare musica? Quale senso racchiude un ritmo? Oppure, al contrario, come può un senso essere racchiuso in un ritmo? Il potere analogico della bellezza parte da qui, dalla necessità quotidiana, soprattutto nella scuola, di dover dare in fretta, anche nelle piccole questioni, una risposta capace di creare quella proporzione che sempre l’urgenza della bellezza porta con sé.

 

Calendario incontri: 21 e 28 marzo – 4, 11, 18 e 22 aprile 2012

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