Veduta di

ciclo di vedute sull’opera di giovani artisti
ideato e curato da Claudia Castellucci e Chiara Guidi

Terza persona duale e Caecilia della certezza di Cospicua

07/11/2018 - 07/11/2018
Teatro Comandini, Cesena IT

 

Terza persona duale

In una baracca una persona soddisfa l’esperienza di questo riparo quando il limite della sua posizione si inserisce in una relazione topologica che lavora sugli strappi la cui somma riveste lo spazio. Qui gli utensili manifestano differenti proprietà stando spesso per qualcosa d’altro e deformandosi a seconda degli atti per i quali devono funzionare. Nella baracca allora ci si interroga sui segni che rivelano a se stessi la propria natura di utente. Comincia così il viaggio dell’insegna che inscrive in discorsi doppi il pensarsi in terza persona, ponendosi davanti a se stessa da riflesso ad immagine. Modulando una gamma di richiami che combina l’eco di congiunzioni statistiche alla referenza commutabile di ogni similitudine, si consuma nel disordine tra segni e utensili.

 

Caecilia della certezza

Nel campo visivo determinato da un circuito che genera l’arresto di una mano senza un segnale di ingresso, frequenza e soglia sono sviluppate in ciò che appare essere il processo ad una mano. Il segnale in uscita sfrutta la tensione di alimentazione retroattiva di esperienze assunte a norme di rappresentazione sorvegliate dal codice bio-organico del guardare e dello stare in guardia, attraverso il sentire la mano. Parallelamente, la misura non maneggiabile è anche manifestazione uditiva la cui provenienza è messa in dubbio nel generarsi all’interno del proprio corpo o propagandosi da campi sonori esterni, distinzione non accessibile nei suoi effetti più soggettivi e tuttavia organizzata in una precisa normativa di assimilazione acustica, accumulo che occlude mediante il condurre. Come rispondere a questa pressione?

 

Ideazione e interpretazione di Stefania Rovatti
Musiche di Stefania Rovatti e Davide Benedini

 

Cospicua si occupa di sorreggere spazi dove l’impeto verso l’inesprimibile è scandito da cenni e segni del fare condotti da una referenzialità problematica e fluente che fagocita ritmi, toni e moti polisemici. Punto di partenza per la presenza che agisce è una distanza da rabboccare, che unendo poesia ed immagine visiva scaturisce da una tessitura di suoni e movimenti.

www.cospicua.org

 

Mercoledì 7 novembre ore 19:00 al Teatro Comandini, Cesena

Info e prenotazioni: 0547 25566 – prenotazioni@societas.es

Ingresso unico 3 euro

<