Uso umano di esseri umani

un esercizio in Lingua Generalissima
di Romeo Castellucci

musica dal vivo dei Phurpa
testo di Claudia Castellucci
suoni di Scott Gibbons

con Simone Bobini, Dario Boldrini,
Bernardo Bruno, Silvano Voltolina
e con Isabella Benedettelli, Nina Bollini, Sabina Borelli, Gemma Carbone, Serena Dibiase, Nicole Guerzoni, Silvio Impegnoso, Andrea Alessandro La Bozzetta, Andrea Meloni, Paola Stella Minni, Manoel Morelli, Filippo Pagotto

disegno tecnico della Generalissima Paride Piccinini
tecnica del suono Stefano Carboni
attrezzeria Vito Matera, Gionni Gardini
produzione Societas
in collaborazione con Xing
coproduzione Electrotheatre Stanislavsky / Mosca; Kunstenfestivaldesarts / Bruxelles
grazie alla collaborazione di Provincia di Bologna

foto Guido Mencari

Il principio della decomposizione e l’ascesi della lingua che agiscono in Uso umano di esseri umani  alludono al potere del linguaggio di trascendere i corpi.
L’azione – basata iconograficamente sul dipinto de La Resurrezione di Lazzaro di Giotto – utilizza la Generalissima, una lingua artificiale coniata nel 1985 dalla Socìetas Raffaello Sanzio a partire dalle lingue creole e dall’“Ars Magna” di Raimondo Lullo, concepita su basi numerologiche. Redatta accuratamente da Claudia Castellucci a partire da quattrocento termini omnicomprensivi, la Generalissima procede per livelli sempre più astratti – da quello più comune fino al più puro, composto di sole quattro parole – con ognuno dei quali è possibile comunicare. La scena pittorica che vede il Signore avanzare verso il cadavere di Lazzaro, mentre i familiari si coprono il naso per il fetore della putrefazione, viene ripetuta sulla traccia di tali principi combinatori. La luce atonale del sole che attraversa la grande volumetria dell’Ex Ospedale dei Bastardini prepara lo spettatore alla contemplazione di una trasformazione profonda.

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