Scuola Cònia 2014

Corso estivo di Tecnica della rappresentazione
1° anno sperimentale, 2014, Classe Prima
tenuto da Claudia Castellucci

Palazzo Dolcini, Mercato Saraceno
da Lunedì 14 Luglio a Sabato 26 Luglio 2014

La scuola Cònia è un corso estivo di Tecnica della rappresentazione, concepito su tre classi progressive, che si sviluppa in tre anni. La Prima Classe di quest’anno inaugura il primo ciclo. E’ “scuola” per il modo di vincolare lo studio a quella speciale relazione umana che vede insegnante e scolari inventare un modo e un ritmo di vivere e di studiare insieme, attraverso condizioni che ne modellano il tempo e le sensazioni. Lo studio e l’esercizio sono strutture parametriche, utili a verificare la propria veduta personale. L’insegnante ha una funzione “paragonale” nei confronti delle idee, senza falsificare la relazione con gli scolari in senso spirituale. La scuola Cònia non spaccia ricerche di sé, o del sé; è esclusivamente ancorata alla materia; non forza la vita scolastica in senso comunitario, e rispetta la solitudine. La scuola Cònia è, propriamente parlando, un’opera.

Si può dire duplice lo scopo del Corso: una conoscenza personale che si incardina in una condizione comune di studio; e la partecipazione a un movimento di insieme –un’opera– che inventa una forma del tempo, e che pure comprende la solitudine del proprio lavoro. La scuola è una forma di relazione propria, nonostante un modo e un ritmo trovati per caso o esterni.

Tecnica della rappresentazione. Si comincia la conoscenza attraverso un’interrogazione storica sulla nozione di tecnica, quando questa sia votata alla rappresentazione del mondo. Questa storia costruisce una consapevolezza che serve non già a creare, bensì a giudicare il contorno che fa da sfondo a questo impulso. Il Corso non interferisce sulla creazione personale, ma analizza il panorama storico e fenomenologico cogliendone alcuni momenti essenziali; non è un iter che ponga all’inizio la conoscenza storica e tecnica, e poi, come coronamento di un percorso più o meno lungo, l’approdo autorizzato alla propria rappresentazione.

Il Corso è uno studio specialistico evolvente, concentrato in periodi di lavoro quotidiano. Il carattere teorico del Corso si adatta particolarmente alle esigenze di studio dei giovani che incominciano un lavoro di rappresentazione del mondo secondo diverse discipline. Pittura, scultura, decorazione, illustrazione, architettura, fotografia, cinema, video, teatro, danza: tutte queste tecniche figurative sono interessate alla rappresentazione. Il modo del corso è l’ascolto, la discussione e l’esercizio tematico; non si configura come un laboratorio di confronto personale sul proprio lavoro. Lo studio della tecnica della rappresentazione e della sua storia serve a impedire o a inibire le auto-indulgenze romantiche; le ingenuità totali; le giustificazioni classiche: la storia è un fondale sul quale il Corso di studio si cala freddamente e metodicamente.

Grammatica storica delle arti figurative. Lo studio riguarda la peculiarità della rappresentazione umana vista sotto alcune speciali insistenze che delineano una vera e propria grammatica. Vi sono attrazioni percettive, automatismi emotivi, ritmi simpaticomimetici, proporzioni visive, armonie sonore, che compongono il sistema della rappresentazione e che tengono conto della ricezione che la completa. La rappresentazione ha uno scopo; ha a che fare con la materia; comporta una tecnica; esprime un motivo; abita una forma; possiede una superficie. Sono questi gli elementi da analizzare.

Materie principali di studio. La visione del mondo nelle arti figurative, Gli elementi dell’opera d’arte, Elaborazione del mito, Cronologia, Psicologia della durata, Coroginnastica, Canto, Deambulazione metrica, Teoria della rappresentazione.

Esercizi. Il Corso propone numerosi esercizi pratici, per lo più drammatici, in base ai quali è possibile sperimentare la qualità della durata e il quadro formale; l’agone del ritmo drammatico con il tempo della realtà entro il quale necessariamente si inscrive; il rapporto tra verità attuale e interpretazione a fondamento mnemonico, che pure propone il problema del rapporto con il modello cui ci si rifà. In questo caso il modello è esterno, fornito dagli esercizi proposti, ma rimanda a quel senso di vicinanza –che si prova nella realizzazione di un’idea artistica– senso di vicinanza e di messa a fuoco; di arresto e di definitività che il prodotto instaura con il modello che pure l’idea prospetta.

Panorama. Il Corso propone anche letture, vedute e ascolti che esulano dalla storia lineare adottata, ma che, proprio per ciò, la implicano profondamente, e così rammentano pure l’oscuro senso di contraddizione che pervade, anzi fonda, la stessa coerenza dell’opera: una coerenza che non si misura con il famoso principio, deducibile e induttivo, di non contraddizione, ma con quella libertà che non teme di rinnegare la propria costruzione se, e quando, occorresse smantellarla per una coerenza superiore e allotropica.

Insegnanti. Claudia Castellucci, insegnante principale, Fabrizio Lollini, docente di Storia dell’arte medievale (Dipartimento delle Arti, Università di Bologna), Marco Ercoles, docente di Grammatica e Letteratura greca (Dipartimento di Filologia Classica, Università di Bologna), Sandro Pascucci, filosofo di estetica della musica, Lucia Amara, insegnante di Lettere e ricercatrice (Dip. delle Arti, Università di Bologna), Giovanni Leghissa, docente di Filosofia del Linguaggio (Dipartimento di Filosofia, Università di Torino).

Il ritmo quotidiano comincia al mattino con l’esercizio fisico, seguito da una lezione teorica e da un esercizio di rappresentazione figurativa. Le prime ore pomeridiane sono dedicate alla lettura, alla veduta e all’ascolto. Segue un breve esercizio coroginnico, quindi un’altra lezione teorica. Poi si compiono brevi esercizi drammatici, immediati o da preparare, seguiti da analisi.

Il periodo di due settimane va da Lunedì 14 Luglio (ore 16.00) a Sabato 26 Luglio 2014 (ore 13.00).

Orario quotidiano: 10.00 – 13.00 e 14.00 – 18.00. La domenica è giorno di riposo. Al sabato si lavora soltanto al mattino.

E’ possibile frequentare anche solo una settimana, ma deve necessariamente essere la prima; soltanto chi abbia frequentato la prima (14-19 Luglio) potrà partecipare anche alle lezioni della seconda.

Il luogo del Corso è il Teatro Comandini, in Via Serraglio 22 Cesena.

La lingua del Corso è l’Italiano.

Il costo della 1° Settimana è di 90 Euro (per i giovani entro i 28 anni) e 200 Euro (per gli adulti). Il costo complessivo delle due Settimane è di 120 Euro (per i giovani entro i 28 anni) e 300 Euro (per gli adulti). Il costo non copre le spese di viaggio, vitto e alloggio. Sarà tuttavia possibile, per le prime 10 persone che ne facciano richiesta, e senza aumentare la quota, utilizzare uno spazio comune, estremamente spartano (senza letti, ma con bagno e cucina). Chi desidera alloggiare in modo più confortevole può ricevere utili indicazioni dal nostro ufficio. La Scuola non è a scopo di lucro; i fondi raccolti servono a sostenere la struttura; a favorire l’estensione scolastica ai giovani e l’ospitalità ad altri insegnanti.

Le iscrizioni si accettano entro il 13 Giugno 2014. E’ necessario fare richiesta tramite e-mail con i dati anagrafici, i titoli di studio, e/o altre indicazioni, indirizzi (terrestre, e-mail) e telefono presso: atti@societas.es

La Classe sarà formata da un massimo di 20 persone. L’accettazione sarà comunicata entro il 20 Giugno 2014. Il Corso non rilascia attestati, se non quelli richiesti dalle Università o Istituti convenzionati con la Socìetas Raffaello Sanzio, utili al ricevimento di credito scolastico.

Informazioni

Societas, Benedetta Briglia e Simona Barducci; tel.0547.25566 – atti@societas.es

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