Màntica 2012 / contro ogni evidenza
spettacoli, concerti, proiezioni, incontri, installazioni
e accademia d’arte arammatica l’arte dell’imitazione
direzione Chiara Guidi
V Edizione
Cesena 2 – 14 ottobre 2012
02/10/2012 - 02/10/2012
Teatro Comandini, Cesena IT
21.00 | Teatro Comandini
Poco lontano da qui | spettacolo (60’) – DEBUTTO
di e con Chiara Guidi e Ermanna Montanari
suoni originali Giuseppe Ielasi
ideazione luci Enrico Isola
cura del suono Marco Canali
datore luci Fagio
tecnici di produzione Fagio, Danilo Maniscalco
direzione tecnica Enrico Isola in collaborazione con Luciano Trebbi
realizzazione scene squadra tecnica Teatro delle Albe – Fabio Ceroni, Fagio, Enrico Isola, Danilo Maniscalco, Giuseppe Maniscalco, Dennis Masotti con la collaborazione di Antonio Barbadoro
realizzazione costumi Laura Graziani Alta Moda, A.N.G.E.L.O.
attrezzeria Carmen Castellucci
foto Cesare Fabbri
organizzazione Valentina Bertolino, Cosetta Nicolini, Silvia Pagliano
ufficio stampa Rosalba Ruggeri
stagiste Marianna Caruso, Irena Kraljic
produzione Socìetas Raffaello Sanzio e Teatro delle Albe / Ravenna Teatro coproduzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, Comune di Bologna, Fondazione Romaeuropa, Festival delle Colline Torinesi-Torino Creazione Contemporanea, Ravenna 2019 Città Candidata Capitale Europea della Cultura, Santarcangelo •12•13•14 Festival Internazionale del Teatro in Piazza
un ringraziamento particolare a Igort per i suoi “Quaderni russi”
ingresso €15/studenti under 26 €10
Il palco è il luogo in cui Chiara Guidi e Ermanna Montanari mettono alla prova due modalità di lavoro che i percorsi della Socìetas e delle Albe hanno elaborato nel corso degli anni. Il lavoro dell’una si apre al lavoro dell’altra.
“Il parlar franco è stato il patto iniziale del nostro incontro. La decisione di lavorare insieme non aveva nulla di concreto su cui misurarsi: potevamo contare unicamente sulla potenzialità del nostro “dialogo” e della nostra trentennale ricerca vocale.
I concetti che ogni volta affioravano, creavano quella combustione necessaria che ci permetteva di assumere una forma che andava a comporre lo spettacolo. Finalmente
attraverso la guida di Karl Kraus abbiamo incontrato le lettere di Rosa Luxemburg che si è posta come specchio oggettivo e autorevole nel nostro intarsio quotidiano.
Quelle lettere dalla prigione hanno dato coraggio alle scelte dei nostri atti scenici, alla nostra impossibilità iniziale a dire, a vedere. Ci siamo moltiplicate per diventare ricettacoli di un luogo sonoro che il musicista Giuseppe Ielasi ha raccolto e composto. Il nostro intarsio drammaturgico ha graffiato ogni giorno quella forma di cui non abbiamo tuttavia deciso di ostacolare la velatura”.
Chiara Guidi e Ermanna Montanari
24 agosto 2012