La terra dei lombrichi.

Una tragedia per bambini da Alcesti di Euripide

ideato e diretto da Chiara Guidi
assistente Vito Matera
con i partecipanti del laboratorio il Metodo errante

tecnica Gionni Gardini, Carmen Castellucci,
Francesca Di Serio, Eugenio Resta

organizzazione Elena de Pascale
produzione Societas
in collaborazione con Teatro Bonci di Cesena-
Emilia Romagna Teatro Fondazione

foto Nicolò Gialain

“I lombrichi, ciechi e sordi, giorno dopo giorno rivoltano e vagliano la terra. Dalle profondità del suolo, portando in superficie mucchietti di terriccio, sollevano il terreno, trasformano il paesaggio e seppelliscono, custodendoli, molti oggetti antichi. Essi ricoprono e proteggono, permettendo a ciò che è sepolto di ritornare. Per incontrare i lombrichi occorre scavare ed entrare nella terra perché solo stando un po’ con loro è possibile comprendere bene il loro segreto. Oh! È un’impresa impossibile, perché nessuno può andare sotto terra, stare con i lombrichi e restare vivo! Occorre, allora, fare come Alcesti, diventare come lei, seguendo la sua storia così come ce la racconta Euripide, un poeta dell’antica Grecia. Alcesti, accettando di morire al posto del marito Admeto, scende nelle viscere della terra e poi, grazie all’aiuto di Eracle, risale in superficie lasciando i lombrichi alla loro infaticabile azione: andare sotto e poi risalire sopra… sotto… sopra… sottosopra…un movimento inestinguibile che illumina di speranza anche la tragedia”.

Lo spettacolo, nato attraverso un laboratorio di Chiara Guidi sul Metodo errante, è una forma teatrale aperta, ha cioè bisogno dei bambini per comporsi e per compiersi. I bambini, guidati dalle figure della narrazione, entrano letteralmente dentro lo spazio dell’azione e determinano l’andamento della vicenda con le loro decisioni o con i loro interventi.

Spettacolo per un pubblico infantile a partire dai 7 anni.
Durata 60 minuti.

Nuovi Modelli di Domenico Starnone per internazionale.it/parole, 10/10/2017

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